Il cinema, soprattutto quello americano, ha pericolosamente
influenzato il nostro concetto di amore romantico. Soprattutto riguardo i
risvegli mattutini…
Chi non sogna l’uomo che si sveglia prima di noi per
osservarci mentre noi dormiamo beate, rosee, sognanti, ancora tra le braccia di
Morfeo?
Come se non esistesse la fiatella, come se il trucco si
fosse magicamente rifatto durante l’amplesso, come se i capelli lunghi non si cotonassero
durante la notte fino a diventare un gomitolo di lana, come se i capelli corti
non diventassero un crestino punk con tanto di sparamento laterale, come se la
ritenzione idrica non facesse parte di noi, come se le caccole negli occhi
fossero parte di una specie che non ci appartiene.
Nel cinema il “ciuffo ribelle” è sempre sexy, l’alito sempre
profumato e il sudore sempre perlato. Il mascara non cola mai e se lo fa (per una lacrima di commozione mentre lui ti dice che
ti vuole sposare per vivere con te in una residenza in campagna senza lavorare
per non farti rovinare le mani) lui, con un gesto del pollice te la
asciuga e cancella la nera e antiestetica colatura.
(aivoglia tu a comprare detergenti).
Onestamente…. Chi non ricorda la scena di Pretty Woman in
cui Richard Gere risveglia la Julia con una carta di credito in mano e
dicendole che è “time of shopping”?
Vi svelerò 4 grandi verità.
Verità numero 1.
Julia Roberts, prima di quella scena era stata accuratamente truccata da uno
staff di almeno quattro persone e pettinata da altre due.
Verità numero 2.
Anche la Julia ha l’alito cattivo al mattino.
Verità numero 3.
Se un uomo ci sveglia con la carta di credito il giorno dopo averci rimorchiato
per strada è probabilmente un ladro o un malato di mente.
Verità numero 4.
La sera prima era tecnicamente impossibile consumare in quel modo: lei, stesa
sul piano gli arrivava al petto.
Se ne è andato prima della carta di credito?
Sia lodato quest’uomo!
Tina
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